Nasce l’associazione “Alle origini del Cammino di San Benedetto”.

“Il territorio della Ciociaria è stato la culla del monachesimo benedettino. Le città, i borghi e i luoghi della nostra terra si fregiano delle antiche memorie legate a San Benedetto, testimoniate dalle magnifiche strutture abbaziali, dai monasteri e dagli eremi, che portano il segno profondo del connubio di religione, arte, storia, cultura e ambiente. Tutto ciò è impreziosito anche dalla presenza di tre Biblioteche Nazionali: Trisulti, Casamari e Montecassino, cui si aggiungono per importanza i due Monasteri di Subiaco. Questa straordinaria eredità culturale, religiosa e artistica – da conservare e tramandare con cura – può rappresentare un forte tratto di identità della nostra provincia, ma può contribuire anche a generare nuove economie a sostegno di uno sviluppo sostenibile, di valorizzazione di paesaggi, delle comunità locali, delle aree interne, delle produzioni tipiche, dell’artigianato, dei beni culturali, dei patrimoni d’arte, di cultura, di fede e, soprattutto, rinsaldare quel sistema di pensiero e di valori che sono alla base di una convivenza democratica e solidale”.

La decisione

Muovendo da queste considerazioni, dopo un lungo e meticoloso lavoro di preparazione, un gruppo di personalità di tutti  i settori professionali e sociali della nostra provincia, insieme con i rappresentanti di enti locali, istituzioni di formazione e di istruzione, associazioni sociali e culturali impegnati da sempre in progetti di valorizzazione e tutela del nostro patrimonio culturale e artistico, ha deciso di dare vita a una nuova Associazione di promozione sociale che ha assunto il nome di “Alle origini del Cammino di San Benedetto”. Costituita con atto notarile nel dicembre 2019 si è data due obiettivi: far conoscere, tutelare, promuovere, valorizzare, coordinare, il cammino legato all’itinerario percorso da S. Benedetto nel VI secolo d.C. E ottenere il riconoscimento del Cammino di San Benedetto come Itinerario Culturale Europeo.

L’intervento di Buschini

“L’iniziativa dell’associazione culturale ‘Alle origini del Cammino di San Benedetto’, con il presidente Carlo Fragomeni e il segretario Silvio Campoli che lavorano per il riconoscimento da parte del Consiglio d’Europa del Cammino di San Benedetto come itinerario culturale europeo, va assolutamente sostenuta. Come Regione Lazio, saremo al fianco dell’associazione affinché questo progetto si realizzi e diventi una grande opportunità di crescita e sviluppo per l’intero territorio”. Lo ha dichiarato il Presidente del consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini in occasione della presentazione dell’associazione culturale presso la sede della CCIAA di Frosinone.
“Serve uno sforzo corale – ha proseguito Buschini – per sostenere e dare slancio a questo progetto perché solo facendo rete si potrà avviare una fase nuova, per uno sviluppo sostenibile che coniughi bellezza, storia, cultura alle nuove forme di turismo familiare, lento, che sta prendendo sempre più piede in Italia e in tutta Europa. Il Cammino di San Benedetto coinvolge il Lazio, altre regioni d’Italia e arriva al cuore dell’Europa, le nostre radici europee. Sono convinto che il turismo sostenibile nel territorio della provincia di Frosinone, già presente e radicato, vada incrementato. E che la valorizzazione di questi Cammini sia un valore aggiunto per la nostra regione, perché contribuisce da un lato a preservare i borghi storici e i nostri patrimoni ambientali, dall’altro a incrementare lo sviluppo economico dei territori. La Regione – conclude – farà la sua parte”.

Le parole di Fragomeni

Nel corso dell’assemblea che lo scorso 18 gennaio ha eletto gli organi dirigenti dell’associazione il neoeletto presidente Notaio Carlo Fragomeni. “L’itinerario del “cammino”, come noto, parte da Norcia e arriva a Montecassino. Il tratto che specificamente ci interessa è compreso tra Subiaco, Jenne, Trevi nel Lazio, Guarcino, Vico nel Lazio, Collepardo, Alatri (Abbadia di San Sebastiano), Veroli, Monte San Giovanni Campano, Isola del Liri, Sora, Arpino, Santopadre Roccasecca, Villa S. Lucia, Cassino. Si tratta, come si vede, di un percorso ricco di luoghi e testimonianze, alcune delle quali abbiamo noi stessi contribuito a riscoprire, che può attrarre l’interesse di tutti coloro che nell’attualità della pratica benedettina riconoscono una delle radici più profonde dell’Europa unita, una visione che è condivisa sia dai credenti che dai non credenti; L’intento è quello di coinvolgere le tante energie disponibili a partire dal ns territorio, quello dell’Umbria ed altre regioni EU come Spagna, Francia, Irlanda e Germania”.