È stato un test del tracciato pensato per il cammino di S Benedetto nella zona di scoperta culturale delle Origini e di Cicerone, da Alatri ad Arpino e molti tratti li abbiamo percorsi per la prima volta. Sabato 4 luglio siamo entrati pienamente nell’area di scoperta culturale delle ‘Origini’: partendo da Alatri e per la Badia di S. Sebastiano, luogo dove S. Benedetto entrò in contatto con la Regola Magistri alla base della regola Benedettina; transitando a Veroli, nei luoghi che hanno visto santa Salome predicare il Vangelo nel I secolo d.C.(Veroli), per arrivare nell’accogliente Monte S. G. C.

Domenica 5 luglio siamo entrati nell’area di scoperta culturale dei luoghi di Cicerone: Isola Liri, Sora, Arpino.

Le principali opere storiche e archeologiche incontrate: Alatri e le sue mura poligonali, i pochi resti, ahinoi, del ponte romano sul fiume Cosa, la badia di S. Sebastiano, visitato il complesso e ascoltata una breve storia sul sito e sull’origine della regola benedettina esposta da Remo Costantini e da Carlo Fragomeni; per il vecchio sentiero siamo entrati a Veroli alto nella splendida piazzetta di san Leucio, visitato il Monastero di sant’ Erasmo – che si dice fondato da san Benedetto – la Basilica di santa Salome  e la chiesa della  Madonna degli Angeli, luoghi della prima evangelizzazione della Santa- l’Abbazia di Casamari,  MSGC con il convento dei Cappuccini, il Castello ducale,  il ghetto ebraico e la  casina Valentini; Isola Liri e la sua cascata, la certosa di S. Domenico a Sora, l’area naturalistica del Fibreno-Tremoletto, per arrivare ad Arpino.

Abbiamo avuto incontri istituzionali con la delegata alla cultura del comune di Veroli Francesca Cerquozzi e il Presidente pro loco Gianluca Scaccia; a MSGC incontro con padre Franco del Convento dei Cappuccini e con i giovani animatori culturali del paese.

Abbiamo avuto modo, inoltre, di scambiare interessanti opinioni con l’assessore Massimo D’Orazio del comune di Isola Liri, ed incontrato, infine, il dott. L. Rea di Ciociaria Turismo ad Arpino.

Il test del cammino realizzato si è rivelato più coinvolgente del previsto, ed avendo rivissuto la storia di una terra antica ricca di fascino e di secolari tradizioni, si sono rafforzate le nostre convinzioni di valorizzare la Ciociaria anche e soprattutto con il progetto culturale di riconoscimento del cammino di S.B. ad Itinerario Culturale Europeo.

La nostra amata terra non è molto conosciuta al turismo di massa, però certamente è capace di toccare le corde delle sensibilità degli amanti del turismo lento, possedendone le caratteristiche essenziali di storia e cultura, tradizioni, spiritualità e natura rigogliosa.

Infatti, esistono luoghi in quest’area che incantano con il loro fascino, posti capaci di elevare la spiritualità di ognuno.

I siti abbaziali e monasteriali furono centri di preghiera, d’istruzione e di cultura, di lavoro agricolo e manuale; insediati in luoghi che registravano già presenze storiche di epoca romana e/o di vita ascetica furono bonificati abilmente e con ottimi risultati, creando costruzioni architettoniche dallo stile inconfondibile, il “Gotico Cistercense” di Casamari e san Domenico a Sora.

Il progetto dell’associazione incontra sempre di più la condivisione dei giovani.

Maurizio Nardozzi di MSGC ha commentato < abbiamo avuto l’onore di avere a Monte San Giovanni Campano un gruppo di pellegrini che, animati da un forte sentimento di fede, ha coperto un tratto del Cammino di S. B., partendo da Alatri per poi arrivare, ad Arpino. Alcuni di loro hanno pernottato a Monte per poi ripartire la mattina del 5 luglio. Ad accoglierli, oltre me, Franco Velocci, Giuseppe Nardozi, Claudio Reali, Emanuele Mancini e Veronica Valeriani che ha illustrato la storia del nostro borgo, da appassionarli ed incuriosirli e, soprattutto, Silvano Veronesi, per aver condiviso con loro e con noi questa esperienza.

Giornate del genere danno luce al paese. Cultura è turismo e turismo è ricchezza.>

<Camminare – ha dichiarato Silvio Campoli segretario associazione “Alle origini del cammino di S.B.”- significa immergersi nella storia e nel paesaggio, attraversare con lentezza i luoghi, mettersi in ascolto della natura e delle persone che li vivono; camminare è il modo migliore per attraversare paesaggi affascinanti e sempre diversi, luoghi pieni di storia, di cultura, di tradizioni e spiritualità che il territorio conserva gelosamente e che, attraverso un approccio lento e calmo, permette di coinvolgere i sensi. Come la collina che si avvicina gradualmente, così i monumenti visti e l’ambiente circostante acquistano una nuova ed inconsapevole dimensione e si apprezza dovutamente la loro bellezza.>

<Lo spirito positivo e l’empatia istauratesi da subito nel gruppo- ha dichiarato Luciano Martufi coordinatore del gruppo tecnico/operativo dell’associazione- la bellezza dei luoghi attraversati sono stati il carburante vero della camminata, che passata indenne tra gli acquazzoni del sabato ha superato con tranquillità non solo le asperità del territorio, ma anche il gran caldo della domenica.

Il giudizio dei partecipanti è molto positivo; certamente si dovranno valutare attentamente alcune situazioni e tratti dei 50 km del cammino testato.

Ripercorrere il tratto storico del cammino di S. B. del 529 d.C. offre sicuramente moltissimi spunti per un pellegrinaggio interiore per chi ama cimentarsi in una esperienza singolare.>

Hanno fatto il cammino: Walter (ispiratore), Claudia, Anna, Paola, Franco (la Guida), Luciano M., Luciano F., Alberto, Remo C., Tonino, Claudia, Arduino, Silvano, Palmerina, Paola D, Howard, Remo C. Danilo, Dario, Silvio.

Coordinatori gruppo Tecnico/Operativo

Silvio Campoli    Luciano Martufi